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Il Ceramico


La stele di Egeso - Fonte: Gnto L’antico Ceramico si trovava ai margini sud-occidentali di Atene e si estendeva ben oltre le mura che oggi attraversano il luogo degli scavi.

Al centro del sito archeologico si trovano le due porte più famose dell'antica Atene, il Dipylon e la Porta Sacra.

L'area attorno alle due porte comprendeva il più antico e grande cimitero dell'Attica, dove venivano sepolti i cittadini che erano stati ritenuti degni dalla città di Atene.

Secondo il periegeta Pausania, la località aveva preso il nome da Keramos. Molto verosimilmente, invece, la zona deve il suo nome al quartiere dei ceramisti (Ceramico: qualcosa che ha a che fare con l'arte ceramica o con i ceramisti), che si era creato lungo le sponde del fiume Eridano, il cui alveo si distingue molto bene all'interno del sito archeologico.

L'antico demo del Ceramico comprendeva una zona molto più vasta di quella messa in luce dagli scavi. Si ritiene che si estendesse dai confini sud-occidentali dell'Agorà fino al boschetto che prese nome dall'eroe Akademos.

Il monumento funebre di Dexileos - Fonte: Gnto
Tombe e stele

Il Ceramico é conosciuto principalmente per le sue tombe e le relative stele. Passeggiando intorno avrete l'occasione di ammirare la copia del toro marmoreo che si trova dentro il recinto delta tomba di Dionisio di Colitto, ma anche le copie delle celebri stele di Dexileos e di Egeso (della fine del V sec. a.C.). Se volete vedere le sculture originali nonché tutti gli altri rinvenimenti recuperati nel corso degli scavi, visitate il Museo che si trova nel sito archeologico.

Museo del Ceramico

Custodisce i materiali rinvenuti net Ceramico e contiene i corredi trovati dentro le tombe ed anche sculture funerarie soprattutto di età arcaica e classica.

Demosio Sema

Vicino al sito archeologico del Ceramico (odòs Salaminos, 35) é stata scavata recentemente parte del cimitero antico, che ha restituito alcune tombe di importanti personaggi pubblici, ma soprattutto un grande numero di caduti in guerra.

La stele di Egeso - Fonte: Gnto La festa delle Panatenee

Ogni anno gli Ateniesi celebravano le Piccole Panatenee, mentre ogni quattro anni le Grandi Panatenee che erano ancora più solenni e comprendevano competizioni ippiche, atletiche, musicali e in molte altre discipline.

L'ultimo giorno, la processione partiva dal Ceramico, passava in mezzo all'Agorà e saliva sull'Acropoli, dove sarebbe stato offerto il peplo alla dea Arena. In quell'epoca, infatti, le statue indossavano di norma abiti reali.

Cosi, il peplo degli déi sostanzialmente era un chitone di lana, tessuto da una sacerdotessa e dalle sue giovani aiutanti. Il peplo di Arena veniva trasportato sull'Acropoli sistemato sull'albero di una grande nave di legno, al posto delta vela. La nave era seguita dalla processione che è raffigurata sul fregio del Partenone.

Fonte: Gnto
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