Àmorgos | |
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Denominazione: In greco: Άμοργος, ΑΜΟΡΓΟΣ Trascrizione italiana: Àmorgos Situata verso la parte più orientale dell’arcipelago, questa aristocratica perla delle Cicladi, selvaggia ed incontaminata si erge dal mare come un sinuoso e immoto scoglio pronto ad accogliere il turista più esigente ed intrepido. Quest’isola, nel terzo millennio a.C. era uno dei centri più fiorenti dell’arcipelago. Infatti, molti reperti, soprattutto, manufatti raffiguranti idoli in marmo, risalenti a tale periodo, sono stati rinvenuti in diverse zone di Amorgòs, oltre a ciò sono stati portati alla luce anche reperti risalenti all’antica civiltà minoica. Il mito, ci racconta, infatti, che Minosse re di Creta, qui stabilì un secondo regno. Nei periodi successi, durante l’età ellenica si sono sviluppati importanti centri urbanistici quali Minoa, Arkesini e Aigiàlis; i romani prima e i bizantini dopo la utilizzarono invece, come prigione, successivamente,fu anche occupata dai veneziani. L’isola, in seguito, fu oggetto di razzie da parti di pirati e ciò, fu la causa dell’abbandono da parte degli abitanti. Nel XIX un incendio la distrusse quasi interamente. Nel 1988 il regista Luc Besson, girò alcune scene del film Le Grand Bleu e ciò fece conoscere a livello internazionale questo paradiso. Degno di nota e spettacolare è l’altra attrattiva di questo luogo: il bianco rilucente del Monastero di Hozoviotissa edificato nel IX secolo e restaurato dall’imperatore bizantino Alexis Comninos I, incuneato in un gigantesco precipizio a 300 metri sul livello del mare al cui interno sono conservate stupende icone, tra cui quella della Madonna portata dalla Terra Santa e preziosi manoscritti datati tra il X e il XVIII secolo. L’isola possiede, oltre alle moltissime chiesette, circa 40 a cupola rotonda (tra queste vi è la più piccola della Grecia la Agios Fanourios), incantevoli spiagge con sabbia finissima con lussureggianti palme, baie nascoste tra gli scogli, raggiungibili quasi esclusivamente con la barca (caicco); qui è possibile far nudismo. Il porto principale dell’isola è situato nella cittadina di Katàpola che è formata dai villaggi di pescatori, di Rachidi e di Xylokeratidi; l’imbarco è suggestivo con i suoi mulini a vento di colore bianco e blu (i colori della Grecia) le casette bianche splendenti. Sopra il porto ci sono le vestigia dell’antica Minoa, con i resti delle mura ciclopiche, lo stadio, il ginnasio ed un tempio dedicato al dio Apollo. L’altro porticciolo caratteristico e suggestivo dell’isola è quello di Ormos Aigiàlis, anch’esso con deliziose casette bianche, mulini a vento e una rilassante spiaggia. I vicoli stretti che conducono al Kastro veneziano eretto alla fine del 1200 dove è situata la cittadina di Hora è una vero e proprio incanto, l’atmosfera magica, sono il proscenio sotto il quale c’è l’ immensità dell’Egeo. Gli isolotti di Nikouria e Gramvoussa, raggiungibili solo con la barca (caicco) sono incantevoli con la loro natura selvaggia, incontaminata e le spiagge dorate sono assolutamente da visitare.
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