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Andros

Denominazione:
In greco: Άνδρος, ΆΝΔΡΟΣ
Trascrizione italiana: Andros



Lo stretto di Kafirea separa, la Signora dell’Egeo (così definita per la sua secolare tradizione marinara) di soli 6 miglia marine dall’Eubea. Andros, oltre ad essere l’isola più settentrionale dell’arcipelago è anche seconda per estensione, dopo Naxos.

La peculiarità che contraddistingue quest’isola, rispetto alle altre, è quella di avere una vegetazione rigogliosa, dovuta in gran parte alle distese di foreste, ricche di sorgenti, fiumi che la rendono particolarmente fertile. Una vera commistione di elementi propriamente cicladici, come le sue spiagge sabbiose ed incantevoli, i villaggi deliziosi, i mulini bianchi e blu, le molte barche da pesca coloratissime.

Con elementi tipici della Grecia continentale come il possedere massicci quali, il monte Saranda, gli altopiani di Makrtandalos, il monte Petalo, il monte Gerakonas e il monte Pachi che finisce nella parte più meridionale dell’isola; i fiumi quali l’Arnipotamos, l’Achla, il megalo Potamos e il Dipotamata. Queste presenze, oltre al clima mite, hanno reso l’isola ricca di risorse agricole di eccellente qualità, dagli alberi di fichi, limoni, aranci, ulivi, coltivazioni di cereali, viti, oltre alla fiorente attività ittica.

Andros, possiede anche eccellenti infrastrutture turistiche e balneari che offrono condizioni ideali per una vacanza tra le più confortevoli.

La storia dell’isola, che anticamente era chiamata Gavros, (secondo il mito è stata chiamata così in onore al nipote del dio Apollo, Andros), affonda le radici, sin dal II millennio a.C. Di queste testimonianze si sono trovati reperti risalenti ai Micenei, ai Cares (provenienti dalla Caria, una regione sud-occidentale dell’attuale Turchia), ai Pelasgi, ai Fenici (antico popolo semita originario dell’attuale Libano), ai Cretesi, e intorno al 1000 a.C fu colonizzata dagli Ioni.

Verso il V secolo a.C., durante il periodo classico, fu dominata dai Persiani, dagli Spartani ed in fine dagli Ateniesi. Nel III secolo. a.C. anche i re Macedoni Filippo il Grande e in seguito Alessandro Magno la conquistarono. Con i Romani, verso il II secolo d.C. divenne una provincia dell’Asia, ed iniziano ad erigersi chiese e monasteri le cui testimonianze sono visibili e ben conservate.

All’inizio del 1200 inizia il periodo della dominazione veneziana, che arricchisce l’isola facendola divenire una notevole potenza navale, oltre a dotarla di consistenti fortificazioni. La dominazione bizantina, seppe, invece, contenere le incursioni piratesche che in quel periodo infestavano l’Egeo, impedendone l’invasione. Verso la metà del XVI secolo, fu invasa dagli Ottomani che la dominarono sino alla guerra d’indipendenza greca del 1821; successivamente, intorno al 1830 Andros fu annessa definitivamente alla Grecia.

La città principale è Andros, o Chora, situata su di un promontorio, piuttosto basso, verso la costa orientale, tra due belle baie di spiaggia sabbiose, quella di Nimborio e quella di Paraporti. Il capoluogo fortificato dell’isola e un vero gioiello in cui sono combinati lo stile architettonico veneziano e quello cicladico: stradine strette pavimentate di pietra, arcate e fiori dai colori vivaci.

La Chora, oltre ad avere un territorio fertile, è corredata da giardini e campi coltivati dove la tranquillità la fa da padrona. Celebre è anche per la produzione di acqua minerale, chiamata Sariza, inoltre, conserva in modo molto curato ed elegante, le tracce del suo passato; qui si possono vedere le casette bianche cubiche, dei pescatori, tipiche della tradizione cicladica, armonizzarsi con gli edifici neoclassici dei ricchi armatori che qui vissero nel XIX secolo.

A Chora, si possono vedere anche le rovine dell’antica fortezza veneziana collegata da un ponticello interamente ricostruito; altro luogo da visitare è l’edificio costruito nella roccia che si trova nelle vicinanze a Tourlitis.

Invece, le vestigia antiche si possono vedere verso la costa occidentale, nel sito archeologico di Palaeopolis, l’antica capitale, dove sorgeva un tempio dedicato al dio Dionisio. Sul fondale marino, si possono intravedere, i resti dell’antico villaggio, mentre nel Museo della Chora e in quello di Palaeopolis sono conservati reperti ritrovati sia nel citato sito che negli altri siti dell’isola.

Peculiarità di Andros è avere le isole pedonali nei centri urbani dei principali villaggi quali: Menites, Lamira, Strapouries, Ipsilon, Aladino, Pitrofos, Falika, Sasa e Koureli. Le infrastrutture, di cui l’isola è dotata consentono ai turisti, di potersi spostare a piedi agevolmente, anche nelle zone disabitate e montuose. Questi luoghi sono l’ideale per chi ama il trekking.

Il porto principale è quello Gavrio, nella costa occidentale. Qui attraccano le barche provenienti dall’arcipelago e da Rafina. Per chi ama il mare, il villaggio di Batsi costruito ad anfiteatro con una baia di sabbia dorata, è la località con maggiore infrastrutture alberghiere e di divertimento ed è anche la più affollata e turistica.

Le spiagge di Delavoghia, Aghia Marina, Aghios Kiprianos, con la vicina chiesa bizantina omonima e Aneroussa, situate nella parte sud sono le più belle; sabbia dorata acque cristalline e molta tranquillità. Verso nord c’è la splendida baia di Fellos con una spiaggia sabbiosa, lunga poco più di 5 chilometri.

Da non perdere assolutamente è la paradisiaca spiaggia di Apothikes con la sabbia color grigio chiaro e le acque turchesi. Da vistare è anche il monastero di Zoodhos Pigi abitato da monache e la grande Torre di Aghios Petros. Un luogo, invece, di assoluta pace è il pittoresco villaggio di Stenies, avvolto da una vegetazione rigogliosa e lussureggiante dotata di due spiagge di sabbia dorata Gyalia e Piso Gyalia. L’isola di Andros è assolutamente da non perdere e una perfetta destinazione per la vacanze.



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