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Alònisos

Denominazione:
In greco: Αλόννησος, ΑΛΟΝΝΗΣΟΣ
Trascrizione italiana: Alònissos



Nel 1992 in questa isola che sorge dal mare più pulito di tutto l’Egeo come una Venere lussureggiante, coperta da fitti boschi e distese di ulivi e mandorli è stato istituito il primo Parco Marino Nazionale. Scopo principale del parco, è quello di proteggere una delle specie più importanti in via di estinzione: la foca monaca, definita dagli esperti come il Sigillo del Mediterraneo. Le caratteristiche del fondo marino dell’isola, costituito prevalentemente da grotte e piccoli isolotti che emergono in superficie, consente alla foca monaca di accedervi senza il timore di incontrare natanti con relativi equipaggi di turisti curiosi che potrebbero nuocere alla specie. Si stima che questa specie di foche ne siano rimaste in tutto il mondo circa 800, di cui 30 si riproducono sui menzionati isolotti. Naturalmente la pesca, in questa zona è vietata. Inoltre, qui è sempre presente un centro di assistenza veterinario-specilistico per le foche e per altri animali, quali uccelli migratori e delfini che necessitano di cure.

L’isola, come quasi tutte le isole dell’arcipelago, fu abitata sin dai tempi antichi. Infatti, i reperti storici, rinvenuti duranti gli scavi del sito di Kokkinokastro, hanno riportato alla luce tracce d’insediamenti umani risalenti alla fine del Paleolitico, circa centomila anni fa. Gli studiosi ritengono che l’isola fu abitata dai Pelasgi e in seguito dai Cretesi, in epoca minoica. Si ritiene, infatti, che i Micenei vi avessero costruito una imponente fortezza.
Secondo la mitologia, invece, su questa isola sarebbe vissuto, Pelide, il padre di Achille. Ed è forse per questo motivo che nei tempi antichi l’isola era chiamata Achilledromia, ovvero Chiliodromia. In ogni caso, oltre al mito, l’isola, durante l’età classica, gli abitanti che erano rinomati agricoltori, ebbe un notevole sviluppo economico, che andava dalla produzione di un ottimo vino e olio, alla manifattura di stupende anfore, tutti prodotti che esportavano.

Vi sono tracce che indicano che in questo luogo si adorasse Poseidone il dio dei mari, dei cavalli, altrimenti detto Scuotitore della Terra e dei terremoti. Successivamente, anche Alonissos fu invasa, nel secondo secolo a.C. dai Romani, i quali usarono l’isola come confino per i prigionieri. Questi eventi furono infausti per l’economia dell’isola che a poco a poco cadde in declino. Neppure sotto la dominazione bizantina ebbe miglior fortuna. Inoltre, anche le numerose incursioni dei pirati susseguitesi fino alla prima metà del XIX sec. contribuirono al decadimento. Nel XIII sec. fu invasa dai Veneziani che vi dimorano sino al XV sec. quando cadde nelle mani dei Turchi che vi rimasero fino al 1830, epoca in cui fu liberata.

Nel 1952 alla fiorente industria vitivinicola si verificò una vera e propria calamità: i vigneti, importati dalla California furono colpiti dalla Filossera, un afide parassita che li distrusse quasi tutti, oltre a distruggere i frutteti, ciò portò all’isola un tracollo economico di notevole intensità. Come se non bastasse, nel 1965 un devastante terremoto colpì l’isola che distrusse quasi interamente il villaggio di Patiri, (in greco significa frantoio). Il capoluogo fu ricostruito, insieme al porto, con abitazioni in cemento ed antisismiche. Tale ricostruzione gli ha conferito un aspetto abbastanza anonimo che non rispecchia le caratteristiche tipiche delle isole greche, ma è comunque suggestivo: è incuneato in una bella baia di scogli bianchi che degradano sul mare.
I negozi offrono deliziosi souvenir e le taverne hanno ottimi piatti tipici, inoltre nel museo del folclore vi diversi reperti antichi che meritano una visita. Da non perdere è la visita al vecchio villaggio di Patiri sulla collina, con le sue minuscole viuzze, le case abbellite dalle buoganville sinuose, i negozi i caratteristici caffè che si affacciano sul mare. Il panorama è davvero sorprendente: si possono vedere le isole circostanti e l’immensità dello splendido Egeo.

Il vecchio villaggio di Patiri è stato, per molti anni abbandonato, solo intorno agli anni settanta del secolo scorso le case diroccate sono state acquistate dagli stranieri che nel ricostruirle hanno dato nuova linfa al villaggio.

Oggi, l’isola è diventata un luogo ideale per gli appassionati di zaino e sacco a pelo; qui si può fare trekking ed immergersi nella natura selvaggia dove regnano pace e di silenzio. Vi sono oltre 14 percorsi per fare le escursioni della durata di 30-45 minuti. Vi sono, inoltre, percorsi più brevi che partono dalla Chora. In ogni caso tutti i percorsi, anche quelli che partono dall’entroterra conducono a spiagge incontaminate e al mare cristallino. Oltre alle camminate, si possono fare splendide immersioni con la solo maschera, vi è il divieto assoluto d’immergersi con le bombole, perchè vi sono tantissimi reperti sul fondo marino che, naturalmente è proibito trafugare.

Le spiagge di Alonissos si possono raggiungere con i taxi-boat che partono ogni mezzora dal porto di Patiri, oppure si possono noleggiare piccole motociclette oppure prendere i mezzi pubblici. Nella zona verso nord-est dell’isola vi sono le spiagge di Rousoum e Votsi piccole ma molto attrezzate sono ghiaiose ed il mare è davvero cristallino. Milia Gialos è situata in una deliziosa baia e la spiaggia è fatta di ciottoli. Chrissi Milia è l’unica che abbia una distesa di sabbia e ciottoli. Ottima per famiglie con bambini.

Kokkinokastro è la spiaggia più suggestiva dell’isola, da qui si vede l’isola di Vrachos e le scogliere gialle-rossiccio a strapiombo sulla spiaggia. Leftos Gialos con la sua baia di sassi e mare blu. Steni Vala situata in una deliziosa baia è oltre che spiaggia anche un piccolo porto di pescatori. Qui attraccano anche i velieri. L’altro borgo di pescatori è quello accogliente di Kalamaka con le sue taverne in riva al mare. Agios Dimitrios lunghissima ed affollatissima spiaggia con molte attrezzature. Nella zona sud troviamo la spiaggia molto frequentata di Megalo Mourtias che è situata sotto il borgo vecchio. Poco più in la c’è quella di Mikro Mourtias meno turistica e più rilassante. Nella zona ovest troviamo la bella spiaggia di Megali Ammos, sassi e mare blu sono la caratteristica di questo delizioso posto.

L’isola di Alonissos ha differenza delle altre isole dell’arcipelago delle Sporadi, è ammantata da un fascino discreto dove, per chi sa coglierne l’essenza, riserva sorprese davvero uniche.



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